I dispositivi di protezione per le vie respiratorie: come classificarli

Sistemi di filtraggio aria contro polvere, nebbia, fumo, gas e vapore


Lavorando in ambienti industriali o artigianali, vengono prodotte polveri di vario tipo che possono causare danni alle vie respiratorie degli operai. Oltre che a seguito dell’esposizione ad agenti inquinanti, come fumo, nebbie, vapore, gas e polvere, si possono verificare danni ingenti anche in caso di mancanza di ossigeno nell’aria.

Essendo queste sostanze molto tossiche per il nostro organismo, occorre prendere provvedimenti in grado di limitarne la pericolosità.

I primi sistemi di protezione delle vie respiratorie (APVR) nascono nel periodo della Prima Guerra mondiale con lo scopo di proteggere i soldati dallo scoppio degli ordigni chimici, ed erano composte inizialmente da garze che contenevano sostanze che avrebbero neutralizzato i gas nocivi, poi migliorate grazie all’aggiunta di cinghie e fibbie, sistemi di idratazione e respirazione autonoma, oculari a facciale unico. Tra gli apparecchi di protezione delle vie respiratorie si possono classificare dispositivi di vario tipo, in particolare semimaschere, maschere, respiratori a pressione negativa e sistemi a ventilazione assistita o aria compressa. Sono regolati da norme UNI EN, norme di buona tecnica che consentono la standardizzazione delle prestazioni per assicurare che vengano rispettati i requisiti fondamentali di salute e sicurezza.

In base alla categoria di efficienza di filtraggio dell’aria, vi sono:

- le mascherine monouso di protezione, dotate di valvola di espirazione per la fuoriuscita dell’aria e carboni attivi per l’assorbimento dei cattivi odori;

- semimaschere portafiltro riutilizzabili sulle quali possono essere applicati i filtri sostituibilli. Proteggono occhi, naso, bocca e mento e possiedono una valvola di espirazione. Sono realizzate in silicone o gomma;

- respiratori a filtro con maschera pienofacciale. Sono riutilizzabili, coprono l’intero volto grazie alla visiera trasparente e sono dotate di valvola di espirazione. Servono a proteggere sia le vie respiratorie che gli occhi.

Per scegliere l’APVR giusto occorre effettuare prima una valutazione del rischio, in quanto l’uso di un dispositivo errato può causare danni elevati. Le sostanze tossiche, infatti, possono venire assorbite anche dalla pelle, ed è necessario coprire anche l’intero corpo e gli occhi. Si valutano poi l’idoneità fisica del lavoratore, il ritmo dell’attività, i requisiti di visibilità e di mobilità. Il dispositivo andrà selezionato in base alle condizioni di lavoro, dopo un’adeguata stima della sufficienza di ossigeno, della natura dell’inquinante disperso nell’area in base alla sua forma fisica e natura chimica, e della sua concentrazione.

Dopo questa attenta analisi, si possono selezionare APVR filtranti oppure isolanti: i primi filtrano l’aria presente nell’ambiente; i secondi operano senza utilizzare l’aria. In base alla concentrazione si definisce per che tipo di facciale propendere ed il tipo e la classe del filtrante vengono scelti in base alla tossicità dell’inquinante.

Presso CSP S.r.l. è possibile acquistare e ricevere consulenza sul dispositivo più adatto per l’attività da eseguire. Compila il form per richiedere informazioni sui dispositivi di protezione delle vie respiratorie a disposizione presso il nostro punto vendita. 


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